Quello dell'energia, infatti, è un ambito cruciale per il nostro futuro: dalle risorse energetiche dipendono le sorti dell'economia, dello sviluppo, la qualità della vita delle persone, le opportunità occupazionali, in altre parole quando si discute di progetti rivolti ai prossimi anni non si può eludere la questione delle fonti di energia. Il tema principale della fiera è stato “Navigare la power transition”: infatti l’energia prodotta da fonti rinnovabili non è sufficiente (e non lo sarà per molti anni) al fabbisogno mondiale, perciò deve coesistere con quella prodotta da fonti fossili che ricopre una doppia funzione. In sintesi, le fonti convenzionali coprono una percentuale considerevole del carico di base, e consentono di far fronte alla scarsità delle rinnovabili, soggette al clima e altre condizioni territoriali.
La divisione EPC Power di FATA ha partecipato a questa edizione con la consapevolezza dell'importanza di questo argomento: Ignazio Moncada, Presidente di FATA, ha ben presenta quali siano le difficoltà per il nostro Paese riguardo allo sviluppo di fonti energetiche rinnovabili, ma al contempo confida nell'evoluzione tecnologica di cui l'azienda torinese è ottimo esempio nel mondo.
Per gestire le diverse fonti occorre progettare le smart grid (reti intelligenti) e dei sistemi per depositare l'energia quando è presente un surplus. Inoltre servono impianti per lo sfruttamento delle fonti fossili che siano più flessibili, proprio perché la transizione energetica è destinata a durare molti anni.
Per quanto concerne la partecipazione al Power Gen, gli espositori erano 450, i visitatori 11000 e i contatti acquisiti da FATA più di 200. Numeri decisamente interessanti, che infatti hanno convinto più del 90% delle aziende presenti a riprenotare lo spazio per l'anno prossimo ad Amsterdam, sede dell'edizione 2015 del Power Gen Europe.
Fonte: FATA EPC al Power Gen 2014
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